Statistiche mozzarellaCapita spesso di sentire teorie piuttosto fantasiose su questa o quella cosa, informazioni supportate da dati numerici o statistici.

Il fatto che alcuni valori, reali, correttamente misurati, possano essere presi in esame è lecito e in linea di principio corretto. Quello che invece costituisce una forzatura, invalidando l'intero ragionamento è il porre in relazione i vari dati senza una corretta associazione e soprattutto senza le dovute verifiche.
Qualche tempo fa un celebre e scettico personaggio del mondo scientifico, confutando le tesi fantasiose di alcune persone che sostenevano la loro teoria grazie a rapporti numerici ricavati dalle misure di alcuni monumenti e degli astri, disse che misurando Piazza dei Miracoli sarebbe stato possibile con qualche calcolo trovare una correlazione che la legasse ad un suo arto, se non ricordiamo male un braccio, con la celebre piazza.
Il correlare i numeri, sequenze di dati, è una tendenza che attrae un po' tutti, inducendo talvolta persino persone molto serie a scivolare sul viscido terreno del confronto e della correlazione numerica.
Una attività spesso associata alle grandi civiltà del passato, ma che non risparmia fatti di attualità e di cronaca dove giornalisti più o meno conosciuti, abboccano a qualche bufala, o per convinzioni personali, si sbilanciano in correlazioni spesso improbabili.
Il buon senso e l'analisi del contesto dovrebbero già consigliare e indirizzarci verso la giusta via, tuttavia non è raro imbattersi in motivazioni che trovano supporto in correlazioni numeriche e statistiche assai "tirate".
Tyler Vigen ha realizzato un sito dove una serie di dati numerici, vengono messi in correlazione con tanto di grafico "convincente". Così scopriamo che c'è una correlazione fra il consumo di mozzarella e i dottorandi in ingegneria civile, oppure che esiste una correlazione fra le persone annegate in piscina e la potenza generata dalle centrali nucleari americane.
I dati utilizzati sono tutti reali e correttamente misurati, il grafico associato ne enfatizza gli andamenti e le correlazioni.
Una serie di esempi volutamente strampalati per far comprendere e ricordare che un grafico o una sequenza numerica non hanno alcun senso se non vi è anche un meccanismo di causa ed effetto in grado di legare insieme i dati presi in esame.
Le statistiche e i grafici sono strumenti estremamente potenti per far emergere e meglio comprendere i dati e relazioni che altrimenti risulterebbero di scarsa comprensione se visualizzati come lunghe e noiose liste numeriche.
Tuttavia sta a noi e al nostro buon senso abbinare in modo corretto le informazioni e valutarne i risultati, trovando se davvero vi è una correlazione di causa ed effetto o semplicemente si tratta di una casualità, di una coincidenza.
"Per sicurezza, dubito di tutto". -Cartesio-