Grazie a Nancy Evans, la cui caparbietà ha acconsentito di salvare dei nastri magnetici, e ad hacker "buoni", possiamo ammirare incredibili foto della luna.
Della caparbietà e della costanza di questa donna ne parlammo cinque anni fa, raccontando la sua incredibile storia che dopo quasi quarant'anni riuscì finalmente ad avviare un progetto di lettura e recupero di quei nastri magnetici che aveva così lungamente conservato.
La storia si era conclusa con alcuni appassionati che grazie ad una concessione della NASA avevano fondato il loro quartier generale in un vecchio McDonald e li avevano cominciato con pazienza ad armeggiare intorno a vecchie apparecchiature cercando di ridar vita a quei dati, a quelle informazioni che ormai vecchie tecnologie tenevano imprigionate in quelle bobine magnetiche.
Il gruppo di hacker-ingegneri, dopo quei primi passi, dopo i primi e intesi forzi nel rianimare le vecchie unità Ampex FR-900 hanno costituito un sito ufficiale il Lunar Orbiter Image Recovery Project (LOIRP).
Auto nominatisi tecno-archeologi e aver battezzato il loro quartier generale McMoon, nonostante queste piccole velleità, il lavoro è proseguito incessante, ad oggi hanno recuperato circa 2000 fotografie da oltre 1500 nastri magnetici analogici.
Bobine che contengono le prime incredibili foto ad alta risoluzione della Luna e riprese mai fatte prima da dietro l'orizzonte lunare.
Tra queste c'è la famosa Earthrise, il sorgere della terra vista dalla luna.
Keith Cowing condirettore e membro fondatore del LOIRP ha dichiarato che le immagini pur avendo una notevole capacità di ripresa non era stato possibile visualizzarle in modo adeguato all'epoca e che solo oggi è possibile apprezzare, grazie alle attuali tecnologie, la qualità di queste incredibili immagini. “È come avere un DVD nel 1966, non si può vedere. Avevamo la Terra ad una risoluzione di circa un chilometro [per pixel]. Questa è un’immagine scattata ad oltre 400 mila kilometri di distanza nel 1966. I Beatles si stavano riscaldando per suonare al Shea Stadium nel momento in cui veniva scattata”.