Vari fattori legati alla moda e non solo, stanno spingendo l'interesse verso soluzioni di arredamento basate sul riciclaggio dei materiali.
Fra gli elementi che riscuotono maggior successo vi sono i pallet, quelle pedane prevalentemente di legno, utilizzate per trasportare con più facilità le più disparate tipologie di materiali.
Progetti di fai da te, ma anche prodotti proposti dall'industria fanno sempre più largo uso di pannelli di legno costituiti dall'assemblaggio insieme di più tavolette, spesse diseguali per misura e legno in un risultato di un certo impatto visivo.
I Pallet utilizzati nel trasporto di merci in tutto il mondo, spesso sono destinati a finire in discarica terminato il loro viaggio.
La diffusione di questi oggetti iniziò intorno al 1930 con l'affermarsi dei primi carrelli elevatori a basso costo. L'introduzione di queste pedane consentiva una più facile movimentazione delle merci durante le fasi di carico e scarico e non solo; anche nello stoccaggio.
Si stima che nei soli Stati Uniti vi siano circa 2 miliardi di pallet in circolazione, un oggetto "invisibile" che tuttavia sostiene il mercato globale di qualsivoglia merce.
Tuttavia non tutti i pallett conosciuti anche come bancali, finiscono in discarica.
Spesso realizzati in modo più robusto e curato, con misure standard e legno migliore vengono fatti realizzati da alcune aziende per trasportare le proprie merci e chiesti indietro una volta che il materiale posto sopra è stato rimosso o venduto.
Un meccanismo virtuoso, dettato più da questioni economiche che non ecologiche, un funzionamento analogo al vecchio "vuoto a rendere" delle bottiglie in vetro. Qualora non si provveda alla riconsegna del pallet ci si trova a dover pagare al proprietario il corrispondente valore.
Vi sono poi aziende che si sono organizzate per recuperare questo eccesso di pallet ormai inutilizzati dei propri clienti provvedono poi a vendere gli stessi ad aziende specializzate che provvedono alla recupero di questi bancali, trasformandoli in pannelli di OSB, truciolare o altri materiali a base legnosa.
Tuttavia nonostante negli ultimi anni vi sia stata una certa mobilitazione intorno alla recupero e al riciclaggio di queste pedane di fatto tante, tantissime restano abbandonate e non usate presso aziende, fabbriche, supermercati e cantieri.
Qualora voleste cimentarti in attività di bricolage e realizzare uno dei tanti progetti per la realizzazione di un mobile o di un oggetto d'arredo sfruttando il pallett e bene tenere in considerazione il fatto che alcuni di essi potrebbero non essere idonei a causa dei materiali che hanno trasportato o con i quali sono entrati in contatto.
Quindi prima chiedere alla proprietario dell'attività di poter prendere alcuni pallett è bene verificare alcune cose.
Superate le valutazioni legate al tipo di attività industriale che vede impegnato il bancale e allo stato in cui versano le varie tavole di legno, è bene cercare di comprendere i simboli e le stampigliatura impresse a fuoco sul legno così da avere un visione più ampia e chiara di cosa abbiamo di fronte.
L'assenza di scritte e di timbri dovrebbe garantire un uso locale, probabilmente esente da sostanze pericolose conoscitive, tuttavia uno sguardo accurato al tipo di attività svolta dall'azienda può confermarci o meno questa ipotesi.
I bancali tuttavia, come i container viaggiano da una parte all'altra del mondo e pertanto devono garantire alcune prestazioni e caratteristiche. Ed è grazie alle scritte stampigliate i loghi di cui accennavamo che è possibile comprenderne le caratteristiche.
Il logo IPPC è il riferimento ad una convenzione internazionale del 1950 che serve a prevenire la diffusione dei parassiti che potrebbero mettere in pericolo la flora in altre parti del mondo.
Grazie alla stampigliatura siamo certi che il pallett è stato trattato in modo da evitare che qualsiasi insetto o parassita possa essersi conservato vivo all'interno del legno.
A causa dei vari possibili trattamenti vi sono sigle e codici per individuare il tipo di procedimento seguito. Alcuni codici nel tempo sono variati a seguito dell'abbandono di sostanze oggi ritenute dannose o dell'introduzione di nuovi prodotti e nuove metodiche.
HT sta ad indicare che il legno che costituisce il bancale è stato trattato termicamente ad una temperatura di 56° centigradi così da allontanare eventuali attacchi da parte di insetti xilofagi.
MB è una stampigliatura che sta scomparendo in quanto il legno è trattato con sostanze chimiche quali bromuro di metile o bromometano che hanno azione pesticida e funghicida, ma dal 1987 a seguito degli accordi di Montreal, per la regolamentazione delle sostanze chimiche con impatto sull'ozono si è preferito abbandonare questo tipo di trattamento.
Resta tuttavia ancora in uso in alcune zone dell'Asia o dell'Oceania. Il legno così trattato dovrebbe essere smaltito correttamente.
DB, ormai una sigla rara, in quanto ultimamente il pallett siano costituiti da tavole di legno scortecciati e piallate, tuttavia in passato questa stampigliatura indicava che il legno utilizzato era stato lavorato meccanicamente prima del trattamento chimico termico così da garantirne una migliore efficacia.
EPAL e EUR sono i codici, il primo più attuale, l'altro in fase di abbandono, con cui si indicano i pallett realizzati per il trasporto dei materiali sul territorio europeo. Sono fra i bancali più usati al mondo anche se non sono molto comuni negli Stati Uniti.
Gli EPAL sono stati scortecciati e hanno subito un trattamento termico e quindi sono stati ispezionati dalla European Pallet Association che ne certifica le caratteristiche in tutti i suoi aspetti.
La sigla EUR ha cessato di esistere nel 2013 e tuttavia i pallett realizzati con questa stampigliatura non sono perfettamente in regola con le norme vigenti, ma visto l'alto numero in circolazione sono tenuti sotto osservazione e spesso vengono "aggiornati" alle nuove normative e dotati del timbro EPAL.
Vi sono poi dei pallett colorati in rosso e blu, una soluzione per meglio individuare queste pedane fornite in affitto da grandi aziende specializzate nel noleggio a livello globale.
Punti di raccolta disseminati in tutto il mondo provvedono a recuperare questi bancali e a rimetterli in circolazione con altre merci e per altre aziende.
Molte fonti affermano anche pallet colorati potrebbero essere potenzialmente pericolosi in quanto possono spesso essere utilizzati per il trasporto di sostanze chimiche.