L'acqua, una semplice molecola, un liquido che ricopre gran parte del pianeta ma dalle mille usi e connotazioni.
Un liquido vitale per la vita, una forza devastante della natura. Grazie al vapore iniziò una prima rivoluzione industriale, grazie alle dighe e alle turbine una seconda rivoluzione.
Oggi grazie ad una particolare tecnologia l'acqua è protagonista di un particolare metodo di taglio.
I materiali più disparati, da prodotti alimentari alle lastre d'acciaio, da soffici tessuti a materiali ceramici, vengono tagliati con estrema precisione e grande rapidità grazie all'acqua.
Una storia iniziata grazie ad un ingegnere forestale che nel 1950 stava cercando metodi alternativi per tagliare il legname.
Il dottor Norman Franz riuscì a dimostrare che un flusso supersonico a brevi raffiche era in grado di tagliare il legno, ma per creare un flusso continuo aveva bisogno di una pompa ad alta pressione.
Così si cominciò a lavorare su una pompa per iniezione di polimeri della McCartney. Sul finire degli anni 70 vennero commercializzate le prime pompe ad intensificazione, quelle prime pompe lavoravano esclusivamente con acqua ed il sottile getto, come un capello riusciva a tagliare cartone ondulato isolanti in fibra di vetro pannolini usa e getta, cibo, interni per auto, guarnizioni, oggetti in schiuma poliuretanica ed altri materiali.
Il settore automobilistico e quello dei pannoloni spinse in modo determinante lo sviluppo di questa nuova tecnologia fino a far divenire questa tecnologia sempre più affidabile e precisa così da garantire una produzione (24/7) ininterrorra delle lavorazioni a taglio.
La necessità di incrementare la produzione, spinse anche verso lo sviluppo di macchine in grado di produrre pressioni sempre più elevate.
Tuttavia l'acqua da sola a fatica riusciva ad attaccare metalli, pietre, vetro o altri materiali duri. In quei primi anni 70 il dottor Mohamed Hashish un giovane scienziato attratto da questa nuova tecnologia legata all'acqua, dopo aver lavorato per diverso tempo ad incrementare la potenza di getto dell'acqua pura, provando diversi approcci arrivò alla conclusione, insieme al suo team, che per aumentare la potenza di taglio era necessario arricchire il getto con un trascinamento abrasivo.
Fu quindi inserito in prossimità dell'uscita del getto ad alta pressione un miscelatore in grado di dosare una piccola, piccolissima quantità di materiali abrasivo ed aria.
Una soluzione semplice ed elegante, che grazie ai minuscoli granelli di sabbia fece la differenza. L'aggiunta di sabbia e un forte incremento della pressione permise, e permette, quindi di tagliare notevoli spessori di metallo di pietra vetro o altri materiali compositi.
Nel 1984 sul mercato sono comparsi i primi dispositivi così realizzati, il team di Mohamed ha stabilito che il miglior abrasivo per alte velocità di taglio risulta il granato.
Purtroppo per il giovane scienziato il brevetto divenne di interesse militare, alcuni disegni trapelavano e la concorrenza fece il resto.
Mohamed Hashish riconosce tuttavia che questa tecnologia tuttavia aveva una scarsa fascia di mercato in quegli anni e con difficoltà si sarebbe affermata se vincolata ad un brevetto.
Oggi la tecnologia waterjet è utilizzata in vari contesti, dalla pulizia (per eliminare la vernice sulle navi), al taglio di metalli fino a 300 mm.
Negli ultimi 15 anni questa tecnologia è stata protagonista di una delle più rapide crescita nel settore delle macchine utensili. Anno per anno la tecnologia migliora nell'efficienza e nella velocità di taglio con un conseguente aumento delle pressioni che ormai superano le 4000 atmosfere. Notizie tratte da flow waterjet blog