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Altro esempio scientifico di grande rilievo è il caso del medico ungherese Ignaz Philipp Semmelweis che per primo intuì la necessità di una corretta ed attenta igienizzazione delle mani prima di aiutare donne in stato interessante a mettere alla luce i nascituri. Le osservazioni empiriche compiute dal 1844 in avanti, dopo essere stato assunto come assistente nella clinica ostetrica dell'Università di Vienna lo portarono alla convinzione, non supportate da elementi di prova concreti che l’alta mortalità dei nascituri era dato da un qualcosa che si trasmettesse dal medico al bambino determinandone la morte. Una teorica lo resero bersaglio del mondo accademico che si accanì su di esso schernendolo e ridicolizzandolo fino a portarlo al crollo psichico, nonostante le osservazioni fossero corrette e l'applicazione delle norme igieniche da lui suggerite avessero contribuito in modo determinante a ridurre il tasso di mortalità a causa della “febbre puerperale”. Bisognerà attendere tuttavia alcuni anni, prima che qualcuno possa dimostrare l'esattezza delle osservazioni di Semmelweis, che nel frattempo era morto nell'ospedale psichiatrico dove era stato ricoverato. Il biologo francese Louis Pasteur gli renderà giustizia dimostrando che la malattia era causata da un batterio.