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 Avogadro seppe correttamente comprendere le anomalie della teoria sulla natura elettrica dei legami chimici. E agli inizi del 1800 aveva ben chiaro che qualcosa non quadrasse in quelle formulazioni, ma il "barone" Jöns Jacob Berzelius (anche in senso nobiliare) ostacolò in ogni modo le osservazioni dell'italiano Amedeo Avogadro respingendo l'idea che due atomi potessero unirsi insieme a formare una molecola come avviene ad esempio per l'idrogeno che in natura si trova sotto forma aggregata H2. Il prestigio di cui godeva Berzelius deincentivò e gli altri chimici ad approfondire ed analizzare il problema. Solo la palese evidenza dei fatti e gli studi di Stanislao Cannizzaro dettero merito alla grande intuizione avuta da Avogadro