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Rasoio a mano liberaDal medio evo in avanti fino all’epoca elisabettiana l’attenzione alla depilazione si è concentrata su sopracciglia e capelli, che oltre ad essere acconciati, venivano espiantati per dare fronti più alte e spaziose. Una moda questa così radicata da portare le madri a far ricorso a varie soluzioni per evitare la crescita dei capelli sulla fronte dei pargoli. Ricorrendo a frizioni con olio di noci o bende imbevute d’aceto o peggio impastare di cacca di gatto il tutto da applicare alla fronte delle giovani creature al fine di prevenire la crescita dei capelli.
Bisognerà attendere il 1760 quando finalmente il barbiere francese Jean Jacques Perret inventa un rasoio di sicurezza che faciliterà, migliorando la depilazione. Perret sostenne di essersi ispirato alle pialle da falegname per la realizzazione del suo Rasoio Perretrasoio di sicurezza. Si tratta, infatti, di variante del rasoio a mano libera, con la lama racchiusa da una protezione che ne agevola lo scorrimento sulla pelle e allo stesso tempo impedisce alla lama di affondare, riducendo in tal modo molto il rischio di gravi ferite.
Ma ad osservare dal vero il rasoi di Perret questa grande sicurezza e tranquillità non la si ottiene. Saranno necessari altri cento anni prima che la tecnologia e la brillante idea di King Camp Gillette si incontrino. Nel 1880 l’uomo d’affari King Camp Gillette inventa il rasoio che porta il suo nome rivoluzionando dopo secoli la depilazione.
Tuttavia la tecnologia non si ferma e le idee neppure. Il mercato comincia a divenire “globale” e le mode cambiano. Le gonne si riducono e alcune pratiche scomparse o sopite in occidente si risvegliano. Nel 1915, viene presentato il primo rasoio per donne ed è in questo stesso anno che l’edizione di Harpers Bazaar magazine esce con l’immagine di una modella che indossa un abito senza maniche e…  nessun pelo sotto le ascelle.
Si riaccende così il rituale della caccia ai peli superflui.