Dalla fine della guerra fredda l'interesse e la curiosità per la competizione e i record dello spazio sono progressivamente venuti meno. Tuttavia la "gara" continuai.
Forse è il filtro della nostalgia per gli anni trascorsi o forse davvero l'interesse è un po' scemato a causa dell'assuefazione nei confronti delle scoperte, delle ricerche e della tecnologia, di fatto pochi, se non alcuni appassionati, tengono a mente il procedere di tante missioni e ricerche, che iniziate con grande riscontro mediatico, pian, piano finiscono nelle retrovie dell'informazione scomparendo alla vista dei più.
Non c'è più la spasmodica corsa allo spazio che vedeva contrapposti russi e americani, non ci sono più persone che passeggiano sulla superficie lunare rimandandoci indietro immagini video tremolanti e sgranate, ma al contempo consegnandoci fotografie di eccezionale bellezza.
Ormai sonde spaziali, satelliti ed altre apparecchiature automatiche scandagliano lo spazio, indagano qua e là per il sistema solare inviandoci notizie di quel mondo là fuori.
Un lavoro silenzioso di centinaia, migliaia di tecnici che controllano questi dispositivi in giro intorno al nostro pianeta.
Un lavoro costante e talvolta ben oltre le aspettative programmate, continuamente rifornisce scienziati e ricercatori di notizie e dati preziosi per valutare nuove tesi o consolidare le teorie già formulate.
Lanciato nel 2004 Opportunity, un rover della NASA per l'esplorazione del suolo marziano, ha stupito i tecnici per la sua incredibile longevità. Inoltre, qualche giorno fa ha stracciato il primato detenuto dalla rover russo Lunokhod che nel 1973 percorse ben 39 km sulla superficie lunare.
Il piccolo rover americano ha totalizzato una distanza pari a 40 km, percorrendo quasiuasi una maratona sul marte (nella foto il tragitto).
Un risultato incredibile reso ancor più incredibile per le caratteristiche del piccolo rover marziano che ormai da 10 anni si muove all'esplorazione del pianeta rosso.
Con l'occasione è stata realizzata un'infografica che mostra le distanze percorse da alcuni dei più famosi rover di questi ultimi anni.
I primi tre gradini del podio sono distanziati di pochi chilometri fra loro, ma hanno un considerevole distacco rispetto agli altri nella classifica.
C'è poi da tener conto che la terza posizione a qualcosa di particolare essendo stato il risultato conseguito con un rover guidato dagli astronauti Cernan e Schmitt che nel 1972 percorsero più di 35 km nella valle valle di Taurus-Littrow.
Anche la quarta e quinta posizione della classifica è occupata da rover guidati da astronauti. Rispettivamente Scott e Irwin della missione Appollo 15 e Mattingly e Duke della missione apollo 16.