etichettaI ricercatori dell'Università di Perugia stanno pensando di realizzare etichette intelligenti in grado di rilevare una serie di parametri.

Una piccola, grande rivoluzione che potrebbe avere implicazioni in diversi settori da quello medico fino ad arrivare ad alimentare toccando vari aspetti, passando per il monitoraggio ambientale.
I ricercatori dell'Hfelab ''High Frequency Electronics Lab'' dell'Università degli studi di Perugia, collaborano attivamente con un gruppo interuniversitario al progetto Greta per lo sviluppo di circuiti elettronici di nuova concezione biodegradabili. Gli atenei coinvolti nel progetto sono Bologna L'Aquila Ferrara e Pavia.
Il progetto Greta si colloca nello scenario dell'Internet delle cose, avvicinando molto al quotidiani,  scenari finora visti solo nei film alla vita quotidiana.
Secondo i ricercatori questi dispositivi sarebbero in grado, una volta messi a punto, di inviare in rete informazioni sull'oggetto a cui sono "attaccati".
Dispositivi elettronici energeticamente autonomi, e basso consumo queste le parole d'ordine del team di ricerca oltre ad avere una particolare attenzione alle ecocompatibilità.
Al momento il materiale più interessante per lo sviluppo di questi nuovi dispositivi sembra essere la vecchia cara carta.
Fra i possibili impieghi potrebbe esservi il monitoraggio in ambito medico, di dati vitali del paziente o lo stato di conservazione delle sacche di plasma o di sangue o di specifici medicinali.
Nel settore alimentare potrebbero fornire indicazioni interessanti sulla catena del freddo o sullo stato di conservazione del cibo all'interno di una confezione.
Un fronte di studio estremamente interessante con ricadute significative sulla vita quotidiana.