WiFi L'ultima frontiera nei rapporti di vicinato sembra essere il nome della connessione Wi-Fi. Quindi hotspot non solo per connettersi ad Internet ma anche per comunicare con il vicinato, questo quanto sembra da una inchiesta della BBC. L'indagine e le informazioni del sito OpenSignal.com, che si occupa di censire in Gran Bretagna gli hotspot, ha rilevato che i nomi che identificano gli apparati per la connessione senza fili stanno subendo una trasformazione. Si è passati dai nomi delle sigle inserite dalle compagnie telefoniche o da nomi attinti dall'ambito familiare a veri e propri messaggi. "State zitti", "ti posso sentire mentre fate sesso", "finitela di sbattere la porta" e così via. Secondo James Robinson di OpenSignalMaps "utilizzare le reti wireless invece di andare a bussare alla porta del vicino permette di evitare incontri imbarazzanti in questo modo si riesce a rimanere anonimi". Una metodica in rapida diffusione che consente di segnalare problemi malcontenti nel vicinato o nel condominio. Gli argomenti più diffusi sembrano essere quelli riguardanti il rumore in particolare durante gli incontri amorosi o dei tacchi. Gli animali domestici sono un altro motivo di frequenti lamentele via "WiFi" "fate stare zitto il cane che abbaia al settimo piano" oppure nomi che hanno a che fare con il disappunto per il gatto dei vicini che fa' le sue cose nel giardino del vicino. C'è poi chi segnala di non rubare la propria banda ho chi si diverte a fare scherzi con nomi del tipo "trovato virus" oppure "posto di sorveglianza CIA" ma c'è chi va oltre istaurando un vero e proprio dialogo con il vicino. Sembra che un inquilino si sia lamentato inserendo messaggio "smettila di rubarmi il giornale" a distanza di poco è comparso un messaggio "non lo rubo mi limito a buttarlo via" o ancora "la tua musica è fastidiosa", seguito dalla replica "la tua grammatica è ancora più fastidiosa" oppure "la carne è un omicidio" accanto a "la carne è deliziosa". C'è anche chi va oltre con messaggi decisamente coloriti per i rumori o per l'accesso non autorizzato alla propria rete. Ci sono poi vere e proprio offese a sfondo razziale che possono avere conseguenze penali come è accaduto nel New Jersey dove c'è stata persino un'indagine di polizia.