Spaccato situazione geologicaDal 2005 in Indonesia un vulcano di fango, Lusi, continua ad eruttare emettendo dai 7000 ai 150.000 metri cubi di fango al giorno tanto fango da riempire sufficiente per riempire più di 50 piscine olimpioniche ogni giorno. Da quando il fenomeno è iniziato, il 29 maggio, ha coperto quattro villaggi, costretto alla fuga 11.000 abitanti, distrutto 25 fattorie devastato infrastrutture, provocando indirettamente tredici morti a seguito della rottura di un metanodotto (questi dati si riferiscono a circa un anno e mezzo dopo l'inizio dell'eruzione. Restano ancora validi i valori di materiale eruttato).

Da indagine condotta da geologi dell'Università di Durham pubblicata in un articolo su GSA Today, all'origine dell'eruzione vi sarebbe l'uomo e le sue attività. Lusi, come è stato battezzato il vulcano di fango dagli abitanti del posto, una località non molto distante dalla città di Porong, nella parte orientale dell'isola di Giava, è destinata a restare attiva ancora per anni, si stima che resterà attivo fino al 2037.
L'analisi dei dati rilevati sul posto, combinati con prospezioni satellitari, rivelano che con ogni probabilità alla fine la parte centrale dell'area è destinata a collassare, andando a formare un cratere. Il professor Richard Davies, che ha diretto lo studio, ha stabilito che quasi certamente l'eruzione è stata causata dalle intense atività di perforazione che sono state eseguite nella zona alla ricerca di riserve di gas. La compagnia coinvolta Lapindo Brantas, ha contestato l'affermazione attribuendo la colpa a un terremoto che è si è verificato 174 miglia di distanza.
Nelle prospezioni di ricerca è procedura standard l'uso di intelaiature di acciaio per sostenere il pozzo (incamiciatura) e proteggersi dalla pressione dei fluidi, che si tratti di acqua, gas o petrolio.
Nel caso delle perforazioni di Porong, lo strato di roccia calcarea sottoposta a pressione da un acquifero, senza una camicia di protezione ha provocato uno squilibrio della pressioni nei vari strati geologici.
Come risultato la roccia si è fratturata e una miscela di acqua e fango ha trovato la via, nel pozzo appena scavato, per la superficie.