Museo ellis

I fenomeni migratori sono presenti fra tutte le specie e quantomeno fra molte. Non ne è esente l’uomo che in vari periodi, per ragioni varie si è mosso da un punto all’altro del globo. Le ragioni che principalmente incentivano l’uomo allo spostamento  sono di carattere economico, sebbene spesso celate sotto altre spoglie. Di gente in cerca di lavoro, di ricchezze, di spazi o altro ce ne sono tracce in ogni epoca e periodo storico, oggi come ieri le persone si muovono alla ricerca di condizioni migliori. Villaggi, città, regioni intere in movimento alla ricerca di migliori condizioni. Emigranti, immigrati, extracomunitari, abusivi, non regolari o migranti come ora è di moda chiamarli di fatto sono persone con proprie storie (seppur di miseria), una propria vita, degli affetti, dei pregi e dei difetti. Anche l’Italia un tempo, neppure tanto lontano, è stata colpita da fenomeni di fuga verso condizioni migliori, molte le destinazioni, ma la più classica erano gli USA.

La porta del nuovo mondo, il primo contatto con la terra delle opportunità era Ellis Island un isolotto alla foce del fiume Hudson nella baia di New York. Un pezzo di terra per dare il via a un sogno o per cessarlo. Qui si vagliavano le numerose richieste di immigrazione, ed effettuati i controlli anagrafici, penali e sanitari sui richiedenti si decideva se far continuare il sogno di una nuova vita o di cessarlo con il rimpatrio. Dalla fine del’800 agli inizi del ‘900  un centro di accoglienza insomma in cui si decideva il destino di nuovi arrivati.Tutte le informazioni raccolte scrupolosamente e archiviate, sebbene spesso per incomprensioni linguistiche e di pronuncia o per ignoranza, visto il livello culturale dei più, erano errare o incomplete. Se per questioni famigliari, di studio o semplice curiosità si volesse consultare l’archivio alla ricerca di informazioni oggi è possibile grazie all’archivio informatico.Un tuffo nel passato alla ricerca delle proprie radici o semplicemente per capire che quelle persone che oggi incontriamo in strada e che talvolta ignoriamo sono nelle stesse condizioni di un nostro bis nonno, con la differenza che spesso sono persone di grande cultura piegate dalla vita a svolgere umili mansioni.