Quando due forme d'arte si incontrano, fondendosi, compenetrandosi in una integrazione senza soluzione di continuità i risultati possono essere davvero insoliti, sorprendenti.
È il caso del poliedrico artista Ben Heine che presenta una serie di fotografie ritoccate a matita. Un ritocco che va ben oltre la semplice modifica di qualche elemento, ma aggiunge, sovrapponendo dei pezzi di carta, tenuti dalla sua mano, che costituisce una connessione logico-visiva fra l'osservatore, l'artista e l'opera d'arte, sui quali riporta elementi più o meno modificati della scena, integrandoli con elementi di pura fantasia.
Il risultato è una composizione surreale e fortemente narrativa. La manipolazione tiene conto del contesto, mantenendo, con grande cura, l'allineamento e la prospettiva che serve per sostenere questa particolare illusione ottica.
Una attività di grande fantasia e di notevole sforzo tecnico che dimostrano grande padronanza del mezzo fotografico ma anche di programmi come Photoshop. L'immagini che risultano tuttavia mantengono una freschezza, una fragranza che bene cella lo sforzo tecnico necessario alla realizzazione.
L'artista nato nel 1983 in Costa d'Avorio, da ragazzo si è dedicato al disegno, dalla pittura, alla scrittura, alla poesia e alla musica, che continua a praticare quotidianamente, non tralasciando l'attività fisica, praticando l'atletica.
Ha successivamente conseguito la laurea in giornalismo ma ha scelto di dedicarsi alla sua passione per le arti grafiche. Nei primi anni si è occupato di realizzare vignette politiche, guadagnandosi alcune critiche per le sue opinioni sulla situazione mediorientale in particolare in relazione ad alcune immagini su Israele e il sionismo.
Terminata questa fase per un breve periodo ha deciso di seguire dei corsi di pittura e scultura in Inghilterra.
Si definisce un artista autodidatta nel disegno e nella fotografia. Vive a Bruxelles, dove lavora.
In un'intervista, racconta come nasce il progetto "pencil vs camera" che fonde insieme uno scatto fotografico con un ritocco a matita. L'idea, racconta l'autore, è nata mentre guardando la televisione era impegnato a scrivere un testo, vedendo lo schermo dietro la carta semitrasparente ha avuto l'idea di realizzare un effetto simile.
È nato così "Pencil Vs Camera - 1" un disegno semplice e minimalista. Le immagini successive si sono arricchite di significati ed elementi bizzarri e surreali che hanno cominciato ad entrare in scena per aumentare il contrasto fra la parte disegnata e il realismo della fotografia.
