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iPillGià nel 2001 veniva data notizia dell'inizio della sperimentazione di questa tecnologia frutto di un'azienda israeliana presso un grosso ospedale romano. È di queste settimane la notizia della "iPill" (un nome evidentemente mutuato da tutti altri oggetti piuttosto di moda in questo periodo) della Philips che si differenzia dalle altre pillole-capsule per l'introduzione di una micro pompa per il rilascio nel momento e nel posto più opportuno di farmaci così da facilitarne l'assunzione. Della "pillola" non c'è traccia nel sito della Philips. Nonostante diverse ricerche non siamo riusciti a trovare informazioni precise sul rilascio, che secondo le intenzioni doveva venire durante il convegno annuale (novembre 2008) della “American Association of Pharmaceutical Scientists (AAPS)”.
Le misure dovrebbero essere 26 x 11 millimetri, ma le indiscrezioni dicono che la pillola dovrebbe avere sensori per il rilevamento della temperatura e del Ph e altri parametri, con la possibilità di una connessione wireless e che vedrebbe uso molto probabile e promettente nella cura dell morbo di Crohn, colite e, più in generale, patologie legate all’intestino.