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Le tecniche sviluppate in natura (da varie speci) per difendersi dagli attacchi di eventuali predatori sono molteplici, talvolta elaborate, altre volte fantasiose altre ancora estremamente originali. Ogni specie ha sviluppato un proprio metodo per cercare di dissuadere, intimorire, allontanare eventuali predatori o molestatori.


Esistono tecniche che fanno affidamento su una coriacea difesa, altre che puntano alla dissussione con odori non certo gradevoli, altre prevedono una reazione, un attacco volto a far desistere, a spaventare. La categoria certamente più fantastica e quella della dissimulazione, dell'inganno mediante l'illusione. Non siamo esenti neppure noi, specie "superiore" che nel cercare soluzioni di difesa, ricordiamo l'inganno. Sagome di cartone al posto di carrarmati, in epoche lontane, i poliziotti in tempi più recenti. Finte armi per impressionare, ma con esiti talvolta tragici, telecamere per cercare di spaventare eventuali malintenzionati. Un campionario sicuramente vasto e che chiunque di voi potrebbe arricchire con racconti e aneddoti.

Nel settore informatico non c'era ancora capitato di vedere nulla del genere. Ora un'azienda provvede a sanare questa lacuna mettendo sul mercato una chiavetta USB che nelle intenzioni del produttore dovrebbe cercare di salvaguardare i dati in caso di perdita. Infatti l'aspetto dovrebbe ingannare l'eventuale sconosciuto che vedendo smarrito questa ormai preziosissima e indispensabile periferica la dovrebbe interpretare come un pezzo "smembrato" di una qualsiasi tastiera, mouse o cavetto USB. Non sappiamo se l'idea abbia trovato un certo riscontro.