Piano inclinatoI moderni telefoni, quelli denominati smartphone, sono potenti unità di calcolo che integrano dispositivi e sensori fra i più vari e sofisticati. Una dote sfruttabile in modo davvero "smart"

Gli attuali smartphone incorporano una notevole quantità di sensori che abbinati a specifici software permettono all'utente di effettuare una serie di esperimenti scientifici nell'ambito della fisica.
Una serie di sensori che misurano sempre più dati, sempre più informazioni del mondo che ci circonda. Magnetometro, giroscopio e l'accellerometro, il più famoso e forse conosciuto fra i sensori. Fu il primo ad apparire e a riscuotere un enorme successo nei primi smartphone.
Un dispositivo in grado di misurare le variazioni le variazioni di accelerazione e quindi orientare la schermate a seconda della posizione in cui è mantenuto l'apparecchio.
Il professor Tommaso Tabarelli docente di fisica sperimentale all'università di Milano-Bicocca ha pubblicato recentemente un video su YouTube in cui spiega come poter utilizzare gli accelerometri del telefonino per realizzare alcuni esperimenti di fisica.
Dalle misurazioni dell'accelerazione di gravità fino ad arrivare alle forze di attrito o anche misurare il periodo di un pendolo. Sono questi alcuni degli esperimenti che possono essere condotti grazie ad un semplice smartphone.
Tuttavia le informazioni raccolte dai sofisticati sensori non sono direttamente accessibili. Necessitano quindi software specifici non solo per accedere ai dati dei sensori, ma anche di programmi per trasferire queste informazioni sul proprio pc così da poter fruire più comodamente delle informazioni raccolte.
Il professore ha messo a disposizione una piccola guida in cui è possibile trovare informazioni non solo sugli esperimenti da fare, ma anche sui software necessari per cimentarsi nella "fisica sperimentale".
Una visita rapida mossa dalla curiosità, o avendone la voglia e le capacità, un giro ponderato per approfondire alcuni aspetti o didatticamente verificare alcune leggi basilari.