Martin CooperLa maggior parte delle persone oggi, non potrebbero vivere senza il telefono cellulare. Spesso ci si indigna, che si lamenta, lo si maledice, ma di fatto solo pochi, una ridottissima minoranza potrebbe resistere alla mancanza di questo strumento. 

Comparso in forma massiccia agli inizi degli anni 90 in Italia, ben pochi oggi hanno ricordo chiaro di questa "apparizione" la stragrande maggioranza delle persone, che erano già "grandi" in quegli anni faticano a dare una collocazione temporale precisa a questo strumento tecnologico che ha ormai pervaso in modo massivo le nostre vite le nostre società. Non si tratta di una invenzione antichissima eppure pochi sanno anche a grandi linee la storia di questo dispositivo.

A volerla prendere un po' lunga potremmo cominciare dal 1922 quando la polizia di Chicago sperimentò una "specie" di telefono che trasmetteva ad una frequenza leggermente superiore alla banda AM. È durante gli anni 40 dello scorso secolo che con la guerra si comincia ad utilizzare in modo intensivo il supporto "radio" per cercare di dialogare con le altre componenti in campo.
Prime stazioni mobili sono dispositivi a dorso d'asino o di cavallo e costituiscono il primo sistema "mobile" di trasmissione.
Passata la guerra, superati i problemi e i lasciti pesanti di quegli anni, nel pieno sviluppo economico in Inghilterra Reginald Blevins direttore delle poste inglesi inaugura nel 1959 il primo servizio di radio telefonia per automobilisti.
Passerà ancora qualche anno perché i telefoni comincino a fare la loro comparsa durante gli show internazionali di elettronica, come il “Communications Today, Tomorrow and the Future” di Londra (1972).
Ma se volessimo avere una data esatta, in cui fissare l'anno di nascita della cellulare dovremmo scegliere il 1973, anno in cui Martin Cooper annuncia al mondo la sua invenzione (la prima chiamata è datata 3 aprile 1973).
Grazie ad una serie di innovazioni, specie nell'antenna riesce a produrre un apparato cellulare davvero portatile. Le caratteristiche tecniche e le dimensioni di questo telefono potrebbero far sorridere gran parte degli utenti odierni di apparati cellulari. Il paragone con l'attuale panorama "cellulare" sarebbe estremamente ingiusto in quanto in questo trentennio, soprattutto in questo settore c'è stato uno sviluppo vertiginoso, una ricerca spasmodica alimentata da un marketing martellante.
Di anno in anno le dimensioni e le funzioni hanno subito una rapida variazione. Alla diminuire delle dimensioni si è visto un crescendo sempre maggiore di funzionalità e di potenza.
È ormai prossima la fine degli anni '80 che Motorola annuncia il rivoluzionario Micro TAC, primo apparecchio ad avvicinarsi al concetto di cellulare moderno. Le dimensioni sono davvero contenute, sia nel peso che nell'ingombro. Saranno necessari ancora alcuni anni per arrivare ad un apparecchio vicino al concetto attuale di "smartphone".
È il 1997 quando Philips annuncia "Synergy" un apparecchio che consentiva l'accesso ad e-mail fax e di Internet via wireless. Una tecnologia davvero d'avanguardia per quei tempi. In Italia, per intenderci, stava lentamente prendendo piede a mezzo di pionieristici provider, IoL, VoL, agorà e poco altro ancora, la diffusione su larga scala di Internet.
La diffusione ormai sembra inarrestabile, da apparecchio per comunicare diviene status simbol.
Nel 1999 la Mattel lancia sul mercato una "Barbie" in tenuta da ufficio, vestita di un elegante completo arricchito da una collana di perle e da un cellulare (sembrerebbe uno micro TAC).
Si cominciano le prime sperimentazioni, le prime ibridazioni fra cellulare ed altro. Fra i primi, nel 2000, Panasonic crea un cellulare con funzioni di joystick.
Superato il periodo dello status simbol, il telefono, sul finire del primo decennio del 2000 comincia a perdere la sua connotazione di "telefono" nella sua accezione più stretto del termine e inizia ad invadere, mescolandosi, altri campi.
La fotocamera, Internet e di il passo è breve ad inglobare i palmari (piccoli computer portatili), il resto vien da sé. Nel 2007 scoppia la moda delle "app", un concetto, una filosofia un pensiero che tutt'altro che rivoluzionario, ha avuto il merito di unire insieme in un prodotto in una filosofia molto "stilosa" i vari tentativi finora condotti di ibridazione dell'apparecchio telefonico.
Il resto è storia recente. TACS, GSM, SMS, MMS, SIM, PUK, PIN, G3, G4, dual band eccetera il gergo di questa nuova lingua.
Battaglie legali snervanti per stabilire la paternità di un'idea o rivendicare gli "angoli arrotondati", hanno visto giganti dell'elettronica scontrarsi sui banchi dei tribunali. Apple, Samsung, HTC solo gli ultimi nomi di questa guerra ma molti altri sono gli attori e talvolta vittime come il caso di Nokia che per anni ha visto dominare il mercato e BlackBerry che con i suoi prodotti aveva avviato una nuova idea di comunicazione mobile, stanno ora scivolando via dal mercato, come affernmato da recenti ricerche statistiche.
Oggi il telefono cellulare sta sempre più perdendo la funzione per cui originariamente era stato concepito. Telefonare.

Una breve carrellata fotografica per ripercorrerer le tappe salienti tratta dalle pagine di Time