Concerto I MaggioSecondo gli organizzatori 2.000.000 secondo la questura non più di 500.000, ma quali i numeri reali? A chi credere? Una polemica antica, un problema che si ripresenta ad ogni raduno, sia esso politico o religioso o al megaconcerto del 1° maggio.

Un balletto di cifre che principalmente vede coinvolti gli organizzatori e la questura ma che negli ultimi hanno ha visto entrare in gioco anche testate giornalistiche e gli “esperti” di turno. Ma come si può contare l’afflusso di persone quando risulta difficile anche in zone a passaggio obbligato dotato di sensori?

La soluzione venne trovata primi anni ’70 dello scorso secolo, quando la polizia si trovò a dover fronteggiare le prime grandi manifestazioni e così si cercò con i mezzi di allora di ottenere, innanzi tutto, una posizione privilegiata di osservazione e si stimava quindi la densità della folla. Tenendo conto che in un metro quadro possono esserci da 2 a 4 individui a delle seconda delle stagione, calcolando (e questo è più facile) la superficie della piazza e moltiplicando i due fattori otterremo le persone. L’argomento fu ben affrontato qualche tempo fa da Filippo Ceccarelli su Repubblica.

Tuttavia vi sono delle controversie sul numero massimo di persone sul metro quadro, ma che il calcolo sia fatto con valori da 2 a 5 poco cambia, le stime sarebbero sempre di molto sotto i valori che negli ultimi anni si sono declamati. C’e’ un altro distinguo da fare che riguarda la differenza fra ressa e folla e sebbene si possa ipotizzare la ressa in alcune zone centrali della piazza si possa parlare di ressa, che può portare il numero di individui a 5 o anche 6 a metro quadrato di fatto non tutta la piazza è stipata in egual misura, ci sono pertanto aree in cui la gente è meno ammassata, specie ai margini. Dunque torniamo al mediamente ai valori di prima, i dati continuano a differire.

Le controversie sembrano non sedarsi anche grazie alla tecnologia. Lynce un sistema software messo a punto da una società spagnola e sperimentato in una manifestazione a Madrid ha comunque lasciato dubbi e polemiche. Il progetto annunciato con grande enfasi e che dichiarava un margine di errore basso non ha al momento avuto grande seguito.

Restano quindi i vecchi, sani metodi empirici che si appoggiano a dati oggettivi, fisici, quali l'occupazione massima e il principio della incompenetrabilità dei corpi solidi che impediscono di occupare contemporaneamente lo stesso spazio da parte due individui, sebbene nei concerti rock avvenga che due persone possano occupare lo stesso spazio, quando la fanciulla sale sulle spalle del suo lui, o situazioni “contratte” come quando il bambino sale in braccio al genitore, tali situazione restano molto marginali e di scarso rilievo statistico. Insomma anche tendo conto di ciò le cifre dichiarate differiscono di molto dal calcolo, seppur empirico.

Ma a sedare molte polemiche basterebbe fare un calcolo a rovescio, dividere la superficie per il numero di manifestanti per comprende che la cosa non regge. Nessuna persona dotata di buon senso penserebbe che una decina o più di persone possa insistere sullo stesso metro quadrato per tutta l’intera superficie di una piazza, apparirebbe quindi evidente la disparità tra realtà e fantasia.
Un altro metodo per valutare la bontà delle affermazioni dei vari organizzatori, può essere il confronto fotografico di due diversi eventi svoltisi nello stesso luogo. Un metodo semplice e immediato che mostra come spesso le dichiarazioni dei promotori dell’evento non siano veritiere, come evidenziato in un interessante articolo sul “il Post”.

Anche rapportando il numero di persone dichiarate a contesti ben misurabili quale uno stadio, ad esempio, si capisce di che mole di persone stiamo parlando. Il più grande stadio del mondo (in termini di capacità) è il Rungrado May Day Stadium di Pyongyang, la capitale della Corea del Nord. Che può contenere 150.000 persone. Al secondo posto c'è il Salt Lake Stadium di Kolkata, in India, con una capacità di 120.000 posti. Il primo stadio europeo è il Camp Nou di Barcellona, che può ospitare 99.354 spettatori.
Ci troveremmo quindi con una folla (quella in apertura del nostro discorso) che riempirebbe rispettivamente 13, 16, 20 stadi e se è vero che potremmo aver poca famigliarità con questi impianti sportivi, allora pensiamo a 24 quasi 25 San Siro o 28 stadi Olimpico, insomma con tutto il rispetto per il leader politico o religioso di turno, ma che qualcuno, rockstar incluse, sia riuscito a radunare tali masse risulta difficile da credere almeno per la situazione di casa nostra.

Ma diamo un’occhiata alle piazze romane e vediamo di cosa possono esser capaci.
Sabrina Ferilli strip-tease Circo Massimo scudetto RomaIl Circo Massimo è la più grande piazza di Roma. Con i suoi 590 metri di lunghezza e 100 di larghezza. Ha una superficie di 59.000, tuttavia il comune certifica una superficie di 73000 metri quadrati, la capienza è quindi di circa 292 mila. C’è poi da considerare il palco e le aree transennate di servizio o per il passaggio, che vanno sottratte alla superficie occupabile, oltre al fatto che i palchi non sono mai montati nella parte più estrema. Va bene possiamo recuperare spazio dalle vicine vie, via dei Cerchi e via del Circo Massimo che possono “allargare” il Circo Massimo fino a diventa 200 metri, facendo raddoppiare la superficie utile in metri quadri. Bisogna tuttavia considerare l’orografia del terreno che non sempre consente di dislocare le famose 4 persone a metro quadro, i muretti che dividono le antiche vestigia dalla strada, le piante e altri impedimenti che non consentono un’alta densità di individui, pertanto possiamo dire che questa minor densità va a compensare altre zone più dense. E sempre a proposito di densità c’è da aggiungere che una alta densità non può essere mantenuta a lungo, insomma molte cosano possono influenzare il calcolo, molte le variabili ma di fatto non saliamo oltre 584.000 individui, nella migliore delle ipotesi
Piazza San Giovanni è la seconda piazza di Roma per estensione. La sua superficie è di quasi 40.000 quadri e quindi, col solito indice di affollamento di 4 per metro quadro, tiene 160 mila persone, (considerando per il calcolo 40.000 mq tondi, tondi, in realtà è la superficie è di 39.100 mq) che arrivano a 180.000 se stipiamo anche le vie di accesso, secondo come si considerano le vie di accesso possiamo toccare i 200.000. Per alcuni arrivando fino alla parte successiva della piazza, dietro il Palazzo Laterano e occupando l’intera superficie dei giardini di viale Carlo Felice, si può ipotizzare una capacità di 700 mila indicvidui, ma parliamo di un’area davvero vasta, controllate su google map per rendervene conto.
Al terzo posto come grandezza, c’è Piazza del Popolo, che con i suoi 17.100 metri quadrati, ha una capienza massima di 68.400 che secondo alcuni sale ancora considerando fino a raddoppiare ma portando la densità a metro quadro (in periodi non troppo freddi ne troppo caldi a 6 individui a metro quadro), valori tuttavia discordanti da quanto dichiarato in questi anni nel corso delle varie manifestazioni.
Piazza San Pietro la cui superficie è circa 23.000 mq, volendo concedere una densità di 5 individui a metro quadro, conteggiando così i bambini in braccio ai genitori, non potrebbe oltre 115.000, ma vista la natura della piazza possiamo concedere anche un miracoloso 6, tuttavia possono arrivare a 138.000, e nulla più. Possiamo aggiungere altri 10.000 riempiendo via della conciliazione. Parliamo tuttavia di valori teorici, visto che l’organizzazione impone transenne di servizio e sicurezza con relativi spazi.
Piazza Navona 12.970 metri quadrati.
Piazza SS Apostoli 4.250 metri quadrati.

Infine per concludere il ragionamento senza troppo fossilizzarci sulla dimensione delle piazze, senza scendere in polemica se la strada adiacente era o non era piena, su come considerare la superficie globale e altro ancora, facciamo due semplici calcoli e capiremo meglio di cosa stiamo discutendo.
Cosa sono due milioni di persone!

Ipotizzando un numero esagerato di treni speciali paria 140, (mai sono stati forniti dati così grandi per nessuna manifestazione. Di solito si supera di poco la decina) con il solo apporto delle FFSS avremmo un contributo compreso fra 98.000 e le 126.000 persone (treno speciale, 13 carrozze circa, si va dalle 700 alle 900 presenze).
Poi ci sarebbero i Pullman per i quali dobbiamo fare un ragionamento un po’ differente per meglio visualizzare la situazione. Ipotizzando Roma posta centralmente rispetto alla penisola e considerando una lunghezza del territorio di 1000 km, 500 per le quattro direttrici, (assumiamo che i pullman arrivino solo da nord, sud, est, ovest e trascurando che l’Italia è molto più stretta, ma per semplicità approssimiamo).
Immaginiamo ora un traffico molto intenso di pullman, che la mattina dell’evento, sia distanziato l’uno dall’altro di 200 metri, considerando quindi una lunghezza media di circa 13 metri a pullman otterremmo 2347 pullman da ogni direttrice (un totale di 9388), con un incremento di partecipanti pari a 722953-751120 (tenendo conto che normalmente un pullman gran turismo, quelli a due piani per capirci, trasportano dalle 77 alle 80 persone). A questi individui vanno poi aggiunte le persone che decidano di muoversi con mezzi propri, sebbene nella realtà sia un dato poco significativo il trasporto privato, ipotizziamo quindi un numero alto, inverosimile di auto, pari a 150.000 che con 4 persone a bordo darebbero un apporto di 600.000 individui. Facendo le somme siamo a 1.627.120, hai quali sommare il contributo dato dalla capitale, ma tenendo conto dello scenario già apocalittico e ancora ben lontano dalla realtà di cui sopra bisogna considerare che l’ATAC, la società di auto trasporti della capitale, dispone “solo” di poco meno di 2500 automezzi totali (inclusi i vagone della metropolitana) e che questi stessi mezzi non solo devono movimentare le persone che vivono e lavorano a Roma e che non hanno intenzione di partecipare alla manifestazione ma che si devono occuparsi del trasporto della gigantesca folla di turisti e pellegrini che per altre ragioni e finalità hanno raggiunto la capitale.
Insomma i conti non tornano. Qualcuno mente!