JpgA distanza di oltre 20 anni lo standard JPEG è divenuto sinonimo per gran parte del pubblico di fotografia digitale. Un nuovo pretendente si fa avanti.

Lo standard JPEG cominciò a muovere i primi passi nella seconda metà degli anni 80 ma la sua ufficializzazione è da datare alla settembre del 1992, da allora si è via, via affermato conquistando sempre più ampie fette di mercato fino a dominare l'intero mondo del Web.
Oggi lo standard JPEG e presente un po' ovunque dalle fotocamere semi professionali agli smartphone, dagli applicativi al Web, ovunque questo standard ricopre un ruolo di grande rilievo.
Come ogni tecnologia e come ogni standard risente del tempo e delle limitazioni tecnologiche imposte da un particolare periodo storico.
Nel corso degli anni i limiti di questo formato sono stati messi più volte in evidenza e sono state proposte possibili alternative volte a superarli.
Il formato PNG si candidò alcuni anni fa a soppiantare la tecnologia JPEG, ma il successo, sebbene possa vantare una vasta schiera di sostenitori, non è mai arrivato a raggiungere ed eguagliare il più anziano formato JPEG.
L'idea non è male, pur mantenendo un buon livello di compressione, il formato PNG, supporta la trasparenza come nel formato GIF e quindi si presenta come un il giusto punto di incontro fra i due standard, JPEG e GIF ormai datati.
Nonostante siano passati diversi anni di presenza nel mercato, il formato PNG non è tuttavia riuscito a conquistare e gli utilizzatori della rete e le aziende.
Le nuove possibilità offerte da Internet e dal mercato hanno spinto diverse persone o gruppi in giro per il mondo a proporre nuovi standard, adeguandoli ai tempi e alle necessità attuali.
Fra i più recenti si può segnalare WebP di Google, mentre è di questi giorni l'idea di uno sviluppatore francese, Fabrice Bellard, che dal proprio sito ha lanciato la sua proposta.
Better Portable Graphics o più brevemente BTG è un nuovo standard in grado di offrire la qualità delle immagini JPEG aggiungendovi altri elementi e la qualità vantate da altri sistemi.
Allta capacità di compressione senza però gli effetti collaterali legati alla compressione con perdita, la trasparenza tipica dei formati GIF e PNG, una capacità di render a 14 bit contro gli 8 del JPEG e la facilità di gestire direttamente il formato nel browser aggiungendo solo poche righe di codice di Java all'interno del sito di chi decida di implementare questo formato.
Le prestazioni del nuovo formato, in taluni casi risultano evidenti anche alle persone meno esperte come è possibile controllare nella demo resa disponibile dall'autore a questo indirizzo. E' inoltre possibile effettuare una serie di controlli e confronti fra varie dimensioni dell'immagine oltre a un confronto fra l'immagine originale e i livelli di compressione di altri formati e questo.
Nonostante il confronto mostri evidenti miglioramenti qualitativi, il nuovo "standard" proposto da Bellard tuttavia a un "difetto d'origine" che potrebbe compromettere già alla nascita lo sviluppo di questo formato.
La tecnologia alla base del suo algoritmo si basa su tecnologia HEVC (High Efficiency Video Coding) di proprietà di MPEG-LA e il nuovo formato, esemplificando potrebbe essere paragonato ad un singolo fotogramma di video compresso in formato video compresso nel formato H.265.
Insomma il nuovo formato andrebbe ad infilarsi in un settore estremamente controverso delle tecnologie e dei brevetti che tutelano codici ed idee. Una situazione spinosa che in linea di principio potrebbe ora o in futuro vedere MPEG-LA esigere il pagamento di royalty su qualsiasi prodotto faccia uso della tecnologia Better Portable Graphics.
In questo contesto risulta difficile poter prevedere, anche se è facile azzardare, quali possano essere i futuri sviluppi di questo formato.
Inoltre formati completamente "open" e "free" non sono riusciti a vincere le diffidenze e l'abitudine ormai consolidata, ma di certo non sarà un problema di royalty a frenare lo sviluppo di un formato. Si veda ad esempio l'MP3. Staremo a vedere.