Non è la prima volta che l'uso di stampanti 3D faccia notizia in campo medico. Tuttavia l'approccio di un giovane designer turco è notevole.
Denis Karasahin, probabilmente avendo ben chiari i limiti degli attuali rimedi ortopedici ed essendo a conoscenza dei benefici di particolari frequenze di ultrasuoni ha deciso di affrontare il problema, presentando una soluzione che potrebbe rivoluzionare il trattamento delle fratture in ambito ortopedico.
In parole più semplici ha creato una alternativa tecnologica al gesso. L'idea così innovativa dopo quattro mesi di studio, gli è valsa il primo premio dell'A-design Award & Competition.
Facendo una scansione tridimensionale dell'arto, grazie ad un apposito software viene creata una custodia, un tutore, in un polimero indeformabile in due pezzi da chiudere poi mediante cerniere intorno all'arto interessato bloccandolo.
La custodia così realizzata aderisce perfettamente alle forme dell'arto avvolgendolo e bloccandolo come nella più convenzionale ingessatura.
La particolare struttura reticolare consente la traspirazione del tessuto e quindi di ridurre tutti i problemi di cattivo odore, prurito e compromissione della superficie dell'epidermide, tipici del gesso.
Inoltre il designer ha preso in considerazione la possibilità di inserire un generatore LIPUS di ultrasuoni a bassa intensità che secondo recenti studi sembra siano in grado di accorciare i tempi di saldatura dell'osso fino all'80%.
Così grazie alla tecno-tutore è possibile inserire direttamente nella posizione più adatta i trasduttori in piena sicurezza senza danneggiarli.
Una piccola rivoluzione che potrebbe radicalmente cambiare l'approccio verso le fratture, anche con un pizzico di design e colore.
Il progetto infatti prevede la possibilità di personalizzazione del colore oltre a garantire una completa riciclabilità del materiale a fine servizio.
Bisognerà attendere qualche tempo per verificare se Osteoid, questo il nome del progetto, incontrerà l'interesse dell'industria e del mondo medico.
