PreistoriaUno studio danese metterebbe in evidenza una interessante relazione gli elefanti e il ripristino della biodiversità in Europa.

Secondo lo studio realizzato da un gruppo di ricercatori danesi dell'Università di di Aarhus, rivelerebbe che a disegnare gli ecosistemi preistorici europei furono i grandi mammiferi, eliminati poi dall'espansione dell'uomo.
Raccogliendo ed analizzando i dati di decenni di studi relativi al ritrovamento di coleotteri fossili in particolare degli scarabei di sterco orari il gruppo di ricercatori è riuscito a realizzare una mappa della fauna caratteristica del paesaggio europeo in un periodo che va fra i 5000 e i 130.000 anni fa.
L'immagine che ne emerge, mostra il continente europeo ricco di grandi foreste e popolato da una moltitudine di grandi animali erbivori. L'arrivo dell'uomo, con la caccia e la continua necessità di terreno da sfruttare per scopi agricoli ha cambiato rapidamente le sorti di questi grandi erbivori.
Elefanti, ippopotami e rinoceronti erano elementi comuni in gran parte del territorio europeo.
Secondo  Rasmus Ejrnaes uno dei responsabili dello studio, un valido metodo per ricreare degli ecosistemi con una maggior biodiversità sarebbe quello di creare degli spazi per i grandi erbivori all'interno del paesaggio europeo, reintroducendo bovini selvatici e bisonti e persino elefanti.
L'azione di questi animali manterrebbe una certa varietà nella vegetazione consentendo la creazione per porre le basi ad un più alto livello di biodiversità.