Altre due gemme si aggiungono alla nutrita collezione di Google Cultural Institute. Il museo Galileo di Firenze e il tesoro archeologico anglo-sassone di Sutton Hoo.
Il colosso dei motori di ricerca, amplia ancora la sua offerta di visite virtuali ai tesori, alle grandi collezioni, all'immenso patrimonio culturale mondiale. Orgogliosi per la scelta di inserire ancora una volta l'Italia fra le offerte proposte da Google, ci poniamo tuttavia qualche domanda sull'opportunità di una simile iniziativa, che magari poteva essere svolta in maniera differente facendo sì che tutti gli introiti e i benefici fossero a favore nostro e del nostro patrimonio.
Un lavoro, quello di Google, che raccoglie, rendendoli facilmente fruibili, musei, gallerie e biblioteche, in questo contesto si inseriscono appunto queste ultime acquisizioni che con il museo Galileo, e le Collezioni Medicee, Laurenesi e la collezione della biblioteca. Fra strumenti di misura, riccamente decorati e dall'estetica ricercata, e bellissime mappe colorate, il viaggio esplorativo inizia. Brevi ed interessanti note corredano il percorso, consentono di esplorare non solo un periodo ma anche scoprire lo stretto rapporto instaurato in quegli anni fra arte e scienza.
L'altra acquisizione riguarda il Tesoro di Sutton Hoo, conservato al British Museum e ci consente di ammirare una nave funeraria ritrovata intatta. In alcuni dei reperti ritrovati sono di notevole pregio, gioielli ed armi lavorati con estrema cura e grande abilità. Una visita che inizia dagli scavi e prosegue fino alle sale del museo. Oggetti di vita quotidiana, cerimoniali ed altro si alternano in questo viaggio virtuale alla scoperta di questa stupenda collezione.
È sempre di questi giorni l'arrivo nella collezione di un'altra possibile esplorazione, certamente meno impegnativa e artistica di quelle appena citate ma senza dubbio con una notevole presa su un vasto pubblico. Si tratta del museo del Futebol brasiliano. Un museo questo che ripercorre la storia del football in Sudamerica.
Un viaggio virtuale, interessante, ma pur sempre virtuale che sebbene ci mostri le bellezze e i tesori di una qualche parte del mondo, non è in grado tuttavia di trasmettere quelle sensazioni che possono essere percepite osservando in prima persona il manufatto, l'opera d'arte o l'oggetto di nostro interesse.