Space InvadersSono i primi anni settanta quando si affaccia sul mercato un nuovo concetto di intrattenimento, il videogame.

È il  1972 e il gioco è "Pong".
Il successo è si buono, ma non certamente travolgente. Un gioco monocromatico da giocare in coppia, con una grafica a dir poco minimalista. Ma altro non si poteva avere dalla tecnologia dell’epoca. Quattro anni più tardi, nel maggio del 1976 Atari decide di realizzare un videogame per un singolo giocatore, sviluppato sull'idea di Pong e con dei filtri colorati sullo schermo che gli conferiscono un aspetto più accattivante ma la grafica resta sempre minimalista.
Tuttavia il successo è grande e nel giugno del 1978 la Taito sviluppa un nuovo gioco. Idee nuova e una grafica più elaborata, decretano il successo del videogioco. Space Invader è una vera rivoluzione, divenendo un "cult" nel settore video ludico e non solo (riflessi di questo video gioco sono presente ancora oggi a distanza di 35 anni).
Un successo mai più raggiunto se non (forse) da "Pac man".
L'ideatore Tomohiro Nishikado inconsapevolmente, trasforma questo embrionale mercato, quello dei videogiochi, da modo per pochi nerd appassionati in un fenomeno di massa. Inizia così anche il fenomeno delle "sale gioco" e degli arcade.
Dal Ping pong schematizzato a una demolizione di un muro con palleggi ripetuti fino al "best seller" che vede sullo schermo una formazione di astronavi aliene che scendono a zigzag, distruggendo delle “case” mettendo continuo pericolo il piccolo mezzo di difesa dotato di cannoncino. C'è persino un "bonus" se si colpisce una astronave che di tanto in tanto passa all'estremità superiore dello schermo.
Il suono oggi appare primitivo e la grafica "spigolosa". Il colore dello schermo, verde, (almeno nelle primissime versioni, poi si adottarono dei filtri colorati. Non sapremmo tuttavia dire con esattezza chi introdusse per la prima volta l’idea) non era certo il massimo, ma il confronto all'epoca non c'era.
In un periodo come quello della fine degli anni settanta, dove l'elettronica comincia ad affermarsi, e i computer erano ancora sconosciti al grande pubblico, e ben lontani dal concetto odierno, le limitazioni tecniche anziché impedire, scoraggiare o  bloccare il pubblico, servirono a caratterizzare il gioco.  Space Invaders
L'aumento di velocità sul finire della partita legato a un minor numero di dati da elaborare dal processore, divenne un elemento per rendere più avvincente la partita. Tre "vite"', il concetto di record,  e di classifica, l'idea di sparatutto,  e altro ancora, determinarono li successo e la rivoluzione.
La storia del videogame non fu più la stessa e i “titoli” cominciarono ad uscire a ritmi sempre più serrati. Milioni di giovani prima e poi di ogni fascia d’età cominciarono ad avvicinarsi ai videogame. Era nata una nuova industria.