1GbParlare di un tb (terabyte) oggi non meraviglia nessuno, non è passato molto tempo da quando tuttto ruotava intorno a dichi di pochi Mb. All'inizio degli anni '90, i processori erano “486”, e dischi da 100Mb. Si fantasticava di dischi di grandi capienze di li a pochi anni. La tappa “critica” quella che forniva il valore della variazione, del traguado prossimo venturo era rappresentato da 1.000 megabyte.
Mille! Ovvero un gigabyte. Una corsa verso nuove e sempre maggiori capacità di immagazzinamento, di archiviazione, di velocità e prestazioni. Una corsa che ha spinto le aziende a migliorare procedure e tecniche ma anche a trovare strade e soluzioni nuove.
Oggi sembra che la tecnologia si stia muovendo verso memorie a stato solido e quella corsa a  balzi da un valore a quello successivo,  sembra rimanere una costante.
4 GB su una scheda microSD alle dimensioni di una iconcina del monitor, non fa quasi più notizia Ma l'immagine dell’articolo mostra più
di qualsiasi descrizione quanto il progresso sia avanzato in questi anni: 1 GB nel 1988 e nel 2008 1GB.
Siamo ormai abituati a confrontarci con i terabyte e la continua proliferazione di dati digitali, specie nel settore multimediali ci impone sempre maggiori capacità di archiviazione. Un valore che viene amplificato anche dall’incapacità di selezionare, discriminare, scartare il superfluo, l’inutile, l’obsoleto.
La rivoluzione digitale ha visto il sorpasso dell’achiviazione digitale rispetto all’analogico nel 2002, quando la capacità dei sistemi di memorizzazione digitale ha
superato per la prima volta quella dei sistemi analogici.
Questa rincorsa allo maggior “spazio” di archiviazione ha indotto molti a chiedersi quale ordine di grandezza si arriverebbe se si sommassero le capacità di tutti i dispositivi presenti al mondo (dai dischi ai CD, dalle videocassette ai libri fino ai chip)?
Chi no se i soliti ricercatori americani potevano dar seguito a questa curiosa domanda. Due ricercatori dell'Università della California del Sud, Martin Hilbert e Priscilla Lopez hanno azzardato una stima, tenendo conto dei dati archiviati dal 1986 al 2007 e arrivando alla conclusione che la capacità di archiviazione totale dell'umanità è di circa 295 exabyte, di cui 250 occupati.
Per intenderci 1.000 terabyte fanno un petabyte, e 1.000 petabyte fanno un exabyte. Insomma per visualizzare un exabyte si dovrebbe scrivere 1.000.000.000.000.000.000
Naturalmente si tratta di una cifra in crescita costante che sempre a detta dei ricercatori ha un andamento di crescita di circa il 58% ogni anno.
Ma se non fossimo rimasti meravigliati da questi valori, c’è chi produce quantità maggiori di dati. Le trasmissioni TV e i GPS hanno raggiunto nel 2007 valori stimati di 1,9 zettabyte che corrispondo a 1900 exabyte.
La ricerca ha svelato anche, sebbene avesse una dimensione globale, che il "digital devide"  esiste ed aumenta. Nel 2002 gli abitanti dei Paesi sviluppati si trasmettevano otto volte più informazioni rispetto a quelli dei Paesi in via di sviluppo. Cinque anni dopo il divario era quasi raddoppiato.