Tubo GeigerJohannes (Hans) Wilhelm Geiger, un fisico tedesco, nel 1913 inventa un rilevatore di particelle elentari, (che prenderà successivamente il suo nome). L’idea nasce da una serie di studi ed osservazioni condotti insieme a Ernest Rutherford (rettore del dipartimenti di fisica) qualche anno prima.
Seppure notevolmente perfezionato rispetto alle prime versioni, il tubo (del 1913) dovrà compiere molti passi in avanti prima di divenire lo strumento di rilevamento delle radiazioni come oggi lo intendiamo. Questo nuovo "tubo" risultava ancora estremamente imitato,  riusciva infatti a rilevare solamente le particelle Alfa.
Nel 1928 Geiger in collaborazione con Walther Muller (un Fisico studente di Geiger) riuscì ad estendere il rilevamento a tutte le altre radiazioni ionizzanti (alfa, beta, gamma e X). Il rilevatore comincerà a chiamarsi con il nome dei due fisici. "Contatore Geiger-Muller".
Il contatore Geiger è in uso come strumento di controllo e di ricerca, per rilevare la presenza e l'intensità di particelle ionizzanti, nei laboratori di fisica nucleare, nelle installazioni atomiche civili e militari, nelle ricerche di zone uranifere o inquinate da prodotti radioattivi o negli ospedali (reparti di radiologia e medicina nucleare).
Il principio di funzionamento è piuttosto semplice, ad un cilindro riempito di un gas alogeno inerte al quali si applica una tensione che in genere varia dai ~400 volts ai ~900 volts a seconda del tubo geiger impiegato. Quando una radiazione ionizzante entra in contatto con il tubo, crea all'interno, un innalzamento della corrente elettrica, che poi uno strumento ad indice (analogico o digitale)  ne mostra i valori. L’apparecchi è spesso corredato di uno speaker così da poter acusticamente sentire la singola ionizzazione del tubo, oppure il classico "treno" di radiazioni ionizzanti.