MorsaCon l'avvento del digitale, specie nel mondo della musica e dei film, si è cominciato a ricorrere a sofisticate tecniche dicompressione.

L'affermarsi della tecnologia digitale ha reso necessario ridurre il volume dei dati da trasmettere e quindi ha introdotto tecniche di elaborazione che grazie ai sofisticati algoritmi è in grado di ridurre, talvolta di molto, le dimensioni iniziali di un file.
Senza voler entrare nei dettagli tecnici, queste soluzioni sono ampiamente impiegate in tutti i settori del mondo digitale.
Grande importanza assume l'uso di queste metodiche in ambito audio e video. Una compressione esagerata potrebbe copromettere il dato di partenza o rallentare enormemente i processi di recupero dell'informazione stessa.
Agli inizi, prima del boom dei vari dispositivi non è audio ormai ampiamente diffusi e spesso integrati negli smartphone, fra tutte le fasce della popolazione era nota la polemica relativa alla qualità dei file audio, confronto-battaglia fra cd e vinile.
Finita la moda, assai diffusa negli anni 70-80, dell'impianto HiFi, assuefatti ormai alla comodità del CD sul finire degli anni 80. La grande affermazione della iPod a metà degli anni 90, ha lentamente spento ogni polemica, ogni discussione in favore dell'indubbia praticità e comodità offerta da questo minuscolo device.
Sebbene esistano vari algoritmi e varie metodiche di approccio al problema, anche utilizzando un solo specifico algoritmo, qualcosa deve essere sacrificato.
Un argomento vasto, vastissimo, che sarebbe difficile trattare poche righe. Quello che vorremmo segnalare questa curiosa iniziativa, in cui partendo dal brano Tom's Diner, che è spesso usato per prove di compressione, è stato realizzato un nuovo brano riutilizzando quanto la compressione MP3 ha reso superfluo e quindi sacrificabile.