Quadrante orologioNell'anno appena iniziato sarà un anno particolare come altri 27 negli ultimi 42 anni. Un'annata particolare scelta degli scienziati per porre rimedio ad un problema di sincronizzazione.

Il prossimo 20 giugno gli orologi di tutto il pianeta allo scoccare delle 23.59.59 anziché passare al consueto 00.00.00 dovranno prima segnare un inusuale valore ovvero 23.59.60.
Un'operazione che saltuariamente si rende necessaria per sincronizzare gli orologi del pianeta con le variazioni del tempo astronomico dovuto ad un rallentamento della rotazione terrestre. Una pratica che dal 1972 si è ripetuta ad intervalli non regolari.
Una anomalia dettata dai movimenti geologici del pianeta come le maree e i terremoti che tendono a modificare la rotazione del pianeta.
Così gli scienziati dell'International Rotation Service presso l'osservatorio di Parigi hanno il compito di tenere sotto controllo tutti questi fattori e determinare quindi quando sia necessario apportare variazioni al preciso e metodico conteggio degli orologi atomici.
L'aggiunta di un secondo, non dovrebbe apparentemente creare problemi, tuttavia in un mondo così fortemente tecnologico ed interconnesso questa manovra può creare qualche piccolo problema e qualche preoccupazione agli addetti ai sistemi informatici. Una specie di millennium bug posticipato, che contrariamente al famoso baco si ripete di tanto in tanto risvegliando timori, alzando l'allerta in molti settori tecnologici.
Nel 2012 in occasione dell'ultima aggiunta del "secondo intercalare", questo il nome con indicata questa operazione, diversi siti Web sono andati in crash.
Una anomalia, un fenomeno così sporadico che diviene difficile prevedere il gestire mediante le piattaforme software in uso e quindi sta alle singole aziende, alle singole organizzazioni trovare soluzioni a stratagemmi per cercare di risolvere il problema.
Una delle soluzioni forse più banali al problema è quello di riportare indietro di un secondo gli orologi a fine giornata così che lo scoccare della mezzanotte sia in sincronia con gli orologi atomici.
Tuttavia nei grandi centri, nei grandi sistemi di calcolo, un secondo potrebbe comportare grandi problemi in quanto in quella infinitesima frazione di tempo molte operazioni, molti processi possono essere in corso, creando magari problemi nella registrazione di informazioni, nell'invio di una e-mail, nell'aggiornamento di un database.
Le grandi aziende come Google ad esempio usano una tecnica particolare denominata salto spalmato (leap smear) ovvero suddividendo il secondo in diversi millisecondi, incrementano, nei loro server, così le piccole frazioni temporali nell'arco dell'intera giornata, così che al fatidico arrivo della mezzanotte gli orolog delle macchine e degli orologi atomici di riferimento siano perfettamente allineati.
Una soluzione certamente intelligente ed originale che tuttavia necessita di uno sforzo tecnico ed ingegneristico notevole è che non è alla portata di chiunque, quindi probabilmente, sarà possibile anche durante l'aggiunta di questo secondo intercalare riscontrare problemi qua e là nella rete.
Negli ultimi anni, tuttavia la comunità scientifica si sta interrogando sulla necessità o meno di continuare a mantenere i due tempi sincronizzati e quindi a continuare ad aggiungere un secondo qua e là nell'arco degli anni.
Essendo il 2015 l'anno del secondo intercalare è probabile che il dibattito si riaccenda e si rafforzi, magari portando a qualche decisione in materia.
Due anni fa gli americani spinsero per abrogare il secondo intercalare in quanto causa di molti problemi informatici, ma anche in ambito finanziario, che la procedura comporta, ma gli inglesi opposero una strenua resistenza per cercare di preservare il metodo del "tempo medio di Greenwich" ovvero il momento in cui il sole oltrepassa la linea delle meridiano di Greenwich.
Gran parte della popolazione, gran parte di noi, non si accorgerà affatto di questo cambiamento tuttavia per i computer già in passato è stato ben diverso. Linkedln, Yelp, Foursquare, Reddit, StumbleUpon andarono in crash quando cercarono di sincronizzarsi mediante il protocollo NTP (network time protocol).
Oggi ha tre anni di distanza, in teoria sembra che tutte le grandi aziende, le grandi organizzazioni abbiano preso varie e differenti contromisure, ma solo la notte o meglio il giorno successivo al 21 giugno avremo modo di scoprire se le considerazioni, i ragionamenti, gli accorgimenti presi sono stati davvero validi ed hanno saputo fronteggiare l'aggiunta di un piccolo semplice secondo.
Ricordatevi quindi che il 2015 non è composto da 31 milioni 536.000 secondi ma da 31 milioni 536.000 e 1 secondo