Christine KeelerDa un film del 1941 diretto da W.S. Van Dyke probabilmente prende origine il nome di un particolare blog in rosa che narra, prevalentemente, per immagini il mondo femminile

The feminine touch, indaga nell'universo femminile con brevi note didascaliche e molte foto.
Il sottotitolo recita "ogni scena ha il suo momento estetico. Ogni età le sue ragioni" così l'indagine spesso oscilla fra passato e presente, fra un istate precedente e uno successivo, prendendo in esame donne, tante donne, diverse fra loro per estrazione, cultura, fama o celebrità.
Donne ambasciatrici o aristocratiche, atlete o architetto, Bond girl o compositrici, dansatrici o disigner, icone o pilota, regine o registe e acora showgirl o segretarie e molte altre categorie per raccontare, quasi solo per immagini, similitudini e differenze, perculiarità e cambiamenti di un periodo, di una fase.
Un campionario femminle che spazia sull'intero universo umano dall'intelligenza, all'estro, dalla bellezza alla seduzione, dall'accettazione del passare del tempo alle ridicole e talvota devastanti misure per contrastarlo.
Cosi con la Montalcini, troviamo Valerie Jane Morris-Goodall e Barbara McClintock donne di ingegno e valore scentifico che si contrappongono a teste coronate come la regina Elisabetta con avi e discendenti.
Scrittrici come la Fallaci o direttori editoriali come la temutissima Anna Wintour, ma anche Christine Keeler oggi sconoscita ai più ma famosissima nei primi anni del 1960 quando fece tremare i vertici del governo britannico ed attrasse l'attenzione del mondodo intero.
Un'analisi quello dell'universo femminile che non puo' sotrarsi allo stile e alle mode, ma anche analizzare gli eccessi del bisturi o del trucco come per Jackie Stallone, Donatella Versace o Krystle du Dinasty. Uno sguardo obbigato anche quello che passa per i filtri di Photoshop.
Insomma un viaggio in rosa fa difetti e pregi, fra eccellenza e normalita per trascorrere qualche istate a sfogliare l'album forografico dell'altra metà del cielo.