Cartuccia ETQualche mese fa parlammo di un progetto, di una ricerca volta a verificare alcune dicerie su un grande flop commerciale dell'Atari.

È notizia di questi giorni che gli scavi iniziati nella discarica Alamogordo hanno portato alla luce milioni di cartucce di vecchi videogames.
L'iniziativa cominciata in sordina con da un lato una compagnia cinematografica interessata a realizzare un documentario e dall'altra l'amministrazione pubblica che cercando di rilanciare il turismo nella località aveva concesso i permessi per gli scavi, ora vede l'interessamento di un colosso dell'informatica quale Microsoft che sovrintende gli scavi.ET Atari
I primi risultati danno conferma che la fantomatica discarica di videogiochi esiste davvero, confermando che i fallimenti messi insieme da Atari sono stati la fonte delle difficoltà in cui l'azienda si è trovata.
Fra le cartucce rinvenute, come ci si aspettava, è riemerso dal sottosuolo il videogioco E.T, clamoroso fallimento determinato anche da una qualità esageratamente bassa anche per gli standard dell'epoca.
Gli scavi hanno così confermato la leggenda metropolitana che circolava da anni, ma hanno anche ridimensionato la storia, connotando dimensioni e numeri ben diversi.
Pare infatti che fra le cartucce sepolte il numero sia molto inferiore a quanto si pensasse. E.T. Come altri giochi fallimentari, ha tuttavia venduto abbastanza bene anche se in misura nettamente a quanto ci si aspettasse e in relazione alle copie prodotte.
Al di là dei risultati e delle informazioni che si possono ricavare dai ritrovamenti dello scavo, ci si potrebbe chiedere come mai Microsoft si sia interessata ad una simile iniziativa partecipando insieme Fuel Entertainment agli scavi.
La ragione ovviamente è commerciale. Infatti l'intera attività è stata ripresa dalla personale della  Fuel Entertainment che vorrebbe realizzare un documentario su Atari.
Il titolo provvisorio al momento, sembra essere "Atari game over", il film sarà distribuito in esclusiva per le piattaforme Xbox One e Xbox 360.