VanigliaCome sarebbe il mondo senza la vaniglia? Una risposta certo difficile da dare ma certo il nostro senso del gusto ne risentirebbe.

Indispensabile in pasticceria per crème, torte e gelati, ma anche per molte altre preparazioni la sua essenza viene estratta dalla molecola della vanillina contenuta nei baccelli della pianta di vaniglia.
Tuttavia la produzione non è così estesa ed intensiva da riuscire a soddisfare tutti gli usi e gli impieghi in ambito gastronomico o industriale, nelle sue più vaste interpretazioni, così si ricorre in molti casi la vanillina utilizzata ha ben poco a che fare con la pianta.
Gran parte dei prodotti commerciali utilizzano versioni sintetiche derivate da altre piante, legni e persino da estratti di carbone.
Ma l'idea forse più originale e bizzarra per estrarre la preziosa essenza è valsa nel 2007 al ricercarore giapponese Mayu Yamamoto dell'International Medical Center del Giappone il premio Ig Nobel per la chimica per la scoperta di un modo per estrarre vanillina, la fragranza e l'aroma della vaniglia, dallo sterco di mucca, questo recitava la motivazione del premio.
Tuttavia al di là delle idee e dei metodi più o meno stravaganti, la produzione naturale di questa essenza risulta insufficiente a soddisfare le le richieste e quindi da tempo in modo artificiale si sopperisce alle richieste.