Cristallo di neveSecondo una leggenda metropolitana, gli Inuit possiedono un numero insolitamente alto di parole per dire "neve".

Ciò non è esatto, ed è dovuto a un'errata comprensione della natura delle lingue polisintetiche.
L'errore entrato poi nella cultura popolare deriva dalle teorie di Benjamin Whorf sulla relatività linguistica. Whorf aveva ripreso alcune osservazioni, non corrette, dell’antropologo Franz Boas, che aveva registrato numerose parole per descrivere la neve nella lingua degli inuit.
In realtà, gli Inuit hanno solo un paio di parole-radice per "neve": 'qanniq-' ('qanik-' in alcuni dialetti), che si usa perlopiù come il verbo nevicare, e 'aput', che significa neve come sostanza. Le parti del discorso, nella lingua inuit, funzionano in maniera molto diversa rispetto all'italiano, pertanto queste definizioni risultano parecchio fuorvianti.
La lingua inuit può formare parole lunghissime aggiungendovi molti affissi descrittivi. Tali affissi possono modificare le proprietà sintattiche e semantiche della parola di base, o aggiungere specificazioni che in italiano si esprimono con perifrasi (per esempio, "neve che cade", "fiocco di neve", "cumulo di neve", etc).
Il fatto che esistano tante parole inuit per "neve" è stato messo in evidenza così frequentemente che è ormai un cliché giornalistico.
Tuttavia al di là dei vari significati e del fascino "esotico" di certe popolazioni e di paesaggi estremi, la neve tuttavia rimane fra i fenomeni atmosferici quello di maggior fascino. Le fantastiche forme che assumono i cristalli di neve, affascinano bambini e grandi la loro struttura frattale incanta bloccandoci ad osservare le foto che in questo periodo compaiono sui giornali.
Un fotografo ha deciso di documentare con una serie di scatti macro le incredibili strutture dei cristalli di neve. Una vasta collezione messa a disposizione mediante Flickr.Personale cristallo neve
Una magia che contagia tutti e così ecco un sito dedicato alla neve e alle sue manifestazioni, che offre gadget con il logo, neanche a dirlo un fiocco di neve stilizzato, del sito, ma anche uno strumento interattivo per creare personali fiocchi di neve. Per quanti dalla magia volessero tornare al mondo reale, alla razionalità e alla scienza, un docente di fisica della  Caltech Kenneth G. Libbrecht illustra le varie tipologie di cristalli di ghiaccio e ne spiega i meccanismi di formazione.